Cigni Entelechiani

La teoria dei Cigni Neri è molto cool

 
I più giovani la definirebbero sinteticamente con un lemma che mi rifiuto di usare perché costituirebbe a mio sfavore una palese discriminazione a sfondo sessuale. Come viscido maschilista non posso accettare che la stessa espressione al femminile comporti un significato positivo, mentre al maschile sia il massimo dello spregio. Comunque ci siamo capiti. Nassim Nicholas Taleb col suo ‘Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita’ ha ottenuto un successo mondiale, notorietà, quattrini e la fama di aver aperto nuove strade.
Mica vero. Ho letto il libro, condivido molte delle sue asserzioni. Ho letto come affronta da trader la quotidianità e lo trovo preparato, prudente e spesso ottiene ottimi risultati. Solo gli contesto l’originalità circa gli uccelli in parola. Do per scontato che tu abbia letto qualcosa di lui, comunque diciamo che molto in sintesi IBS ce lo presenta con parole rubate all’autore, dicendo che “ … I cigni neri sono eventi rari, di grandissimo impatto e prevedibili solo a posteriori, come l'invenzione della ruota, l'11 settembre, il crollo di Wall Street e il successo di Google. Sono all'origine di quasi ogni cosa, e spesso sono causati ed esasperati proprio dal loro essere imprevisti … ”
Ma se parliamo di eventi economici e non, imprevedibili a priori, stiamo parlando di entelechiani. Entele-che? dirai tu. Ma gli studenti bocconiani di qualche anno fa, che hanno avuto come docente un certo prof.Giovanni Demaria, sorrideranno http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Demaria.
Il Demaria è stato un uomo completo, come un sapiente rinascimentale. Lui stesso lo dimostra scrivendo che l’economia è un fatto complesso, non limitato ai numeri ed ai soli fatti finanziari. “ … It derives from the fact that Economics is not an autonomous science. Economic factors and variables alone are not enough to determine the properties of the system and the equilibrium solution of the problem. Other largely non-economic variables must be introduced into the model …
Poi vedremo perché lo scrive in inglese. Ragazzo del ‘99, si becca qualche medaglia sul fronte della Grande Guerra. Torna e si laurea, già questo cioè il riprendere gli studi con successo dopo un’esperienza bellica di quel tipo, è cosa notevole. Poi in un’Italietta molto provinciale riesce ad aggiudicarsi una borsa di Studio Rockefeller che lo porta in giro per un paio d’anni a NewYork, Londra e Berlino. Ecco da dove salta fuori la sua confidenza con le lingue e le culture foreste. Diventa uomo di dottrina conteso dalle principali università italiane e, altra cosa di non ordinaria ammi­nistrazione, riesce a sopravvivere al suo posto senza scendere a compromessi nell’era fascista. Io lo incontro in Bocconi all’inizio degli anni 60. Circa 5 anni prima, nel ‘55 ha scritto il volume N.2 di uno studio sulla Logica del Movimento Economico, per i tipi della gloriosa casa editrice La Goliardica, arriva ‘Gli Entelechiani’.
 
L’entelechia è una roba austera e di vecchia data. Ne parlano Aristotele e poi Leibnitz, anche se quest’ultimo aveva in testa solo la sua Monade e a questa si limita ad applicarla. Gli Entelechiani sono fatti non necessariamente economici, ma che sull’economia hanno un effetto determinante, imprevedibili a priori avvengono quando meno te li aspetti. Praticamente dei Cigni Neri. Lo so per esperienza diretta. Io li ho cercati anche nell’Antica Roma, seguendo infinite liste di prezzi delle cose più strane, di uso quotidiano. E’ stato un modo di vivere in mezzo ai Romani e di farli rivivere nel nostro tempo. Un’esperienza unica anche per un ragazzo, una cosetta di cui gli sono debitore.
 
 
Lascio ora la parola a qualcuno più autorevole di me, uno che ne ha parlato in occasione della commemorazione alla morte del mio Prof, morto alla bella età di 99 anni, anche qui si è distinto il dannato.
Demaria ha una personalità forte e vigorosa. Ad una viva e vasta curiosità, che abbraccia anche le scienze fisiche e le arti, unisce un carattere schietto e impetuoso, niente affatto incline a mediazioni, che lo rende sostenitore deciso della propria e altrui indipendenza intellettuale. ….
Io, da studentello irriverente e sicuramente prevenuto, lo trovavo un emerito rompiscatole, pieno di sé e un cicinin prevaricante su noi poveracci ridotti in schiavitù alla ricerca di fatti e dati atti a convalidare le sue dannate teorie:
“ … Il punto di partenza logico della ricerca di Demaria è l’analisi della indetermina­zio­ne in economia. Demaria distingue tre tipi di indeterminazione: l’indetermina­zio­ne logica, dinamica, statica. L’indeterminazione logica viene a sua volta distin­ta in inesattezza (impossibilità di osservare compiutamente i fatti, cui si collega il principio di indeterminazione di Heisenberg) e incertezza (impossibilità di cono­scere con certezza i nessi fra i fatti osservabili). L’indeterminazione dinamica discende dalla insorgenza dei fatti nuovi … “  (Aldo Montesano – RIVISTA ITALIANA DEGLI ECONOMISTI / a. III, n. 3, dicembre 1998)
 
A consolazione di Taleb, però, posso ricordarti che prima ancora di Demaria, un certo Lorenzo cantava così i Cigni Entelechiani nella Firenze medicea:
Quanto è bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia, del diman non c’è certezza.”
 
Vittorio E. Malvezzi