Le Greche n.1

una rassegna ‘in doppio’ per imparare qualcosa in più, scherzandoci sù

 
Cari amici di www.francescocaranti.net, prende il via oggi una rassegna ‘in doppio’ per imparare qualcosa in più, scherzandoci sù. Il grande Vittorio Malvezzi mi farà un po’ di posto all’interno della sua rubrica e, come già abbiamo fatto agli esordi del nostro Sito parlandovi delle donne che si sono conquistate un posto d’onore nel mondo della Finanza (http://www.francescocaranti.com/ridendo_dicere/she_trader), ancora insieme approfondiremo per voi l’argomento Greche.
Tranquilli, non vi tedieremo affatto. Lo faremo in pieno stile con la rubrica di Vittorio … Ridendo Dicere Verum!
Non siete un po’ curiosi? … Dai, allora! Si comincia!
 

Prima di conoscere il mondo delle Opzioni di Borsa, pensavo che le Greche fossero niente più che le compagne dei Greci o, ancora, quei simpatici ghirigori che si fanno sulle pareti delle case con degli stampini chiamati stencil, giusto per meglio rifinire e ingraziosire le stesse.
  
Questo è niente cara la mia Dutura, (se dobbiamo parlare di cose foreste meglio non dimenticare le nostre radici) c’è di peggio. In termini legali si chiama “millantato credito”, e chiamo Turi a mallevadore. Già perché, anche spiegando dottamente che il termine “Greche” viene attribuito a indici contrassegnati da lettere dell’alfabeto greco, compiamo un abuso. Infatti ecco che subito ti salta fuori una sedicente greca che si chiama Vega, roba magari da Guerre Stellari o da Grande di Spagna, ma non certo da alfabeto greco.
 
Già! E cosa mi dici di Omega? La lettera dell’alfabeto a forma di sederone che se al terzo giorno di ginnasio non imparavamo a pronunciare correttamente òmega, piuttosto che omèga, ci beccavamo un bel 2 sul registro … !
 
E pensare che col tempo è pure diventata il logo di una famosa marca di orologi, e tutti mettono l’accento dove preferiscono senza neppure rischiare brutti voti. Vabbè! Sempre meglio che chiamarla sederone!
Ah! E poi c’è la Theta, ottava lettera dell’alfabeto greco: in confidenza, caro Vitt, non l’ho mai potuta soffrire. Per pronunciarla correttamente bisognava arrotolare la punta della lingua tipo ‘caimano’ e infilarla tra i denti centrali dell’arcata superiore … sfinimento!
E a scriverla? In maiuscolo tanto quanto andava, ma in minuscolo ci si impiegava un anno intero (ecco perché tanti ripetenti in quarta ginnasio!)
Io per ora mi fermo qui perché a tornare ai tempi del liceo mi vengono i brividi … ma anche un po’ di sana nostalgia. Dai! Dimmi qualcosa di Delta e Gamma.
 
Prima di tutto dissento. Rischio un 2 - - ma dissento veementemente. Ci sono due tipi di “o” nell’alfabeto greco. Sti perdigiorno di classici abbondano di iterazioni e sa il cielo perché, ma da gente che riteneva ci fosse un congruo ROI nel contrabbandare fichi, da cui il loro terribile insulto di sicofante, ti puoi attendere di tutto. Fra cui due “esse” due “zeta” due “e” e appunto due “o”. Una piccola e una fuori ordinanza, la sederona appunto. In una crisi di rarissimo pragmatismo te le vanno a chiamare proprio “o piccola” e “o grande”, siccome parlavano greco vengono chiamate “o-micron” ομίκρον e “o-mega” ωμεγά . I segni che leggi sopra non sono accenti, ma delle robette foniche che pare siano importantissime per la metrica, ma che nel mio rifiuto per i dettagli “de minimis” ho sempre trascurato anche se non sono “praetor”. Da tutto ciò deriva anche la rispettiva pronuncia con gli accenti fonici calcati per la micron sulla prima “o” e, udite udite, omèga con accento sulla “e”. Siccome sono sicuro che il mio sfoggio di erudizione non basterà, faccio una chiamata di correo per l’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Nel 1989 le Arti Grafiche Ricordi stampano una formidabile edizione cartacea (oggigiorno bisogna anche specificarlo) del Vocabolario della Lingua Italiana. A pag.510 del Tomo III, subito dopo “ombudsman”, c’è il termine incriminato con tanto di accento sulla “e”.  Devo però aggiungere, per amore del vero, che pur essendo profondamente convinto, o Signori della Corte, delle mie asserzioni e della validità inoppugnabile delle prove prodotte a suffragare la mia tesi, che ‘sti pusillanimi del Vocabolario timidamente e tra parentesi, aggiungono pure la versione alternativa. Come dire: <ma ditelo come cavolo volete e andiamo avanti!>
 
Vado avanti dunque e seguendo il tuo invito circa il Delta e il Gamma, ti potrei parlare subito di una splendida “Delta 4x4” 2000 turbo top di “Gamma” che per qualche anno Anna (mia moglie) usava per andare al Breuil.
Ma temo che potremmo portare i pochissimi lettori che avessero avuto la bontà e pazienza di seguirci fin qui, convinti di sentirci parlare di Opzioni e di Indici relativi, portarli dicevo a mandarci a caccia di ranocchi. Quindi per ora piantiamola lì, speriamo di aver incuriosito abbastanza e dalla prossima volta partiremo con gli elenchi di ‘ste bestiole le Greche, DOC o OGM che siano, e che cosa diamine stiano a fare al mondo.
 
Erika Tassi
 

Vittorio E. Malvezzi