Opzioni MIBO - OPT12 - Spreads di Opzioni – La Bull Call Spread

rubrica: 

 

 

 

 

 

La discussione sulla “convenienza” del Premio pagato per l’acquisto di una Call In The Money ha creato qualche perplessità che oggi cerchiamo di dissipare …

Se già vi siete un po’ appassionati agli Strumenti Derivati, la prossima volta che vedrete il mare forse penserete a Bernardo Bianchi che, nel mare del Sottostante si è già “immerso” … e se poi, entrando in un bar qualsiasi, vi troverete a contare quante mattonelle vi separano dal bancone, ciò significa che il concetto di Strike fa già parte del vostro modo di pensare.

Questo è lo scotto da pagare quando le Opzioni e gli Strumenti Finanziari diventano una passione: all’inizio il cammino è faticoso e si rischia di arrendersi, ma se poi, insistendo, si riesce a superare il valico, a quel punto la strada scivolerà dritta in discesa e quei dossi che man mano si presenteranno non verranno più sentiti come difficoltà insormontabili ma saranno solo un motivo in più per insistere ed appagare nuove curiosità.

La volta scorsa abbiamo seguito i ragionamenti dell’ingegner Bianchi, che con maggior coraggio e determinazione degli altri, ha deciso di “tuffarsi” nel Sottostante tramite l’acquisto di una Call In The Money.

In un certo senso la sua idea è simile a quella di uno scommettitore che, in un ippodromo immaginario in cui si potesse puntare anche a Corse cominciate, giocasse sul cavallo in testa, nella speranza che il vincitore resti ancora quello.

Se davvero esistesse una scommessa tanto strampalata, i Book Makers si farebbero pagare cifre salatissime e ciò dimostra perché le Call ITM siano tanto dispendiose.

Rispetto al “mare” del Sottostante, Bernardo Bianchi è già in posizione subacquea e spera solo che non arrivi un’ improvvisa bassa marea a farlo riemergere: la sua Call diventerebbe Out of The Money. La sua speranza è che il livello del mare continui a salire e che un’inondazione sia alle porte. Se così fosse, passerebbe Deeply In The Money con tutti i vantaggi che ne deriverebbero.

E di una ancor più grossa inondazione ha bisogno Mario Rossi e, specialmente, Ottaviano Neri: per quest’ultimo, forse, occorrerà un vero maremoto … non solo: tutto deve avvenire a TERMINE e cioè col TEMPO che gioca a sfavore.

Certamente non abbiamo dimenticato Giulio Verdi che nel frattempo guarda la Luna con trepidazione sperando ardentemente che non gli faccia “salire la marea”.

E come lui fanno gli scongiuri tutti i VENDITORI DI CALL ALLO SCOPERTO, ognuno col proprio Strike da difendere entro i tempi stabiliti.

… queste le regole del Mercato Opzioni: Sottostante, Strike, Tempo, Volatilità.

Come si poteva immaginare, la discussione della volta scorsa sulla “convenienza” del Premio pagato da Bianchi per l’acquisto della Call 27.000 ITM, ha creato qualche perplessità che oggi cerchiamo di dissipare per sempre.

Ad aiutarci è, come al solito, la grafica che vediamo:

Ricapitolando:

La Call 27000 di Bianchi vale 1.180 punti che si possono suddividere in:

  • 27.572 (sottostante) – 27.000 (strike)      = 572 punti di         VALORE INTRINSECO
  • 1180 – 572                                         = 608 punti di         VALORE TEMPORALE.

Diversamente, affinché la Speranza di Rossi possa trasformarsi in Realtà, occorre dapprima che la Borsa salga di almeno 428 punti (differenza tra 28000 e 27572 in modo che quella Call passi At The Money) e poi che salga ancora per diventare esercitabile.

La Call di Rossi (che era costata 520 punti di solo valore temporale) dovrà dunque ‘valicarne’ altri 428 affinché possa entrare realmente in gioco.

Volendo così ‘confrontare’ le due Call in termini di potenziale ‘esercitabilità’, quella di Rossi dovrà essere  calcolata teoricamente a: 428 + 520 = 948 punti, mentre quella di Bianchi in 608  … un netto risparmio davvero!

Una volta chiariti i dubbi del calcolo, ritorniamo all’ Ingegner Bianchi che, dopo l’acquisto della Call

27.000 a 2.950 Euro, si accorge che la sua spesa è stata troppo elevata e pensa a come poterla limitare.

Dopo aver controllato il Book, decide di muoversi di conseguenza …

 … e questo è il suo pensiero:

 

Bernardo Bianchi, “lungo” di call dicembre 27.000, vende (mettendosi “corto”) una call dicembre 28.000 a 510 punti.

 


La sua posizione risulta contemporaneamente coperta (Long) di Call 27.000 e scoperta (Short) di Call 28.000.

La Cassa di Compensazione non avrà nulla da eccepire perché la sua posizione è perfettamente “marginata”: la call 27.000 funge da puntello alla Call 28.000 venduta allo scoperto:

·         La massima perdita subita da Bernardo Bianchi deriverà dalla differenza tra il Premio pagato e quello incassato (1180 – 510 = 670 punti)

·         Il massimo guadagno sarà dato dalla differenza degli Strike meno la differenza dei Premi pagati e incassati: (28.000 – 27.000) – (1180 – 510) = 330 punti.

Esprimendo il tutto in Euro avremo:

·         Una perdita “fissa” di 1.675,00 € (più le commissioni) se il 17 dicembre il Sottostante sarà minore di 27.000 punti

·         Un guadagno “fisso” di 825,00 € (meno le commissioni) se il 17 dicembre il Sottostante sarà maggiore di 28.000 punti.

·         Un guadagno o una perdita intermedia per valori di Sottostante compresi tra 27.000 e 28.000.

·         Il pareggio a 27.666 di S&P/MIB, come spiegheremo oltre.

Vediamo la situazione espressa con Panel©, il Software allegato al mio libro: Guida Pratica al Trading con le Opzioni edizione Trading Library.

Nota: vi ricordo che potete riguardare il funzionamento di Panel© delle prime lezioni. 

1.     Il Panel© è “centrato” a 28.000

2.     Le commissioni sono di 6 €

3.     Abbiamo inserito una Call 27.000 “lunga” a 1180 punti (freccia verde)

4.     Abbiamo inserito una Call 28.000 “corta” a 510 punti (freccia rossa)

5.     La freccia gialla indica il costo totale risultante (senza commissioni).

E questa è la grafica corrispondente:

La grafica mette in risalto la particolarità di questa Strategia: tanto gli Utili quanto le Perdite sono “bloccate” e predeterminate a valori costanti - tutto dipende dal valore raggiunto dal Sottostante alla Scadenza (17 dicembre).

E questa è dunque la prima Strategia Sintetica.

Sintetica in quanto si ottiene per sintesi, cioè artificialmente, attraverso due ordini distinti: uno di acquisto e uno di vendita.

E veniamo al nome: Bull Call Spread.

·         Bull           in quanto strategia rialzista

·         Call            perché si effettua con Opzioni Call

·         Spread      perché è vincolata da una “forchetta di strike predeterminati” (nell’esempio il 27000 e il 28000).

Alcune note importanti:

1. La Bull Call Spread non necessita di Margini in quanto lo Strike inferiore funge da sostegno a quello superiore.

2. E’ una strategia “verticale” nel senso che viene creata con Call alla stessa scadenza (es: dicembre) – (potete riguardare l’argomento discusso nelle lezioni precedenti).

3. Nel passare gli ordini alla SIM (oppure nell’inserimento sulla piattaforma di Trading On line) è fondamentale eseguire: prima l’ordine di acquisto allo strike più basso e, solo successivamente, la vendita allo strike più alto. Se le operazioni venissero invertite, la Cassa (e quindi la SIM) interviene d’ufficio sulla Marginazione.

4. La strategia può venire eseguita secondo due modalità differenti:

a)    Contestuale

b)    Non contestuale.

         Nel primo caso, l’acquisto della call bassa avviene contemporaneamente alla vendita della call più alta.

         Nel secondo caso, si inizia con l’acquisto della call bassa e si attende (anche uno o più giorni).

         Se il Mercato dovesse salire, ci si avvantaggerà di vendere la Call alta a un valore superiore incassando          ovviamente di più.

La Bull Call Spread Non Contestuale viene anche chiamata “Stretching Sling” (allungamento della fionda) e questo slang figurativo rende bene l’idea: si carica la fionda con la prima call lunga, si attende poi che il Mercato salga (cioè si tira l’elastico) e finalmente si lancia il sasso tramite la vendita della seconda call Out of The Money scoperta.

Naturalmente la Stretching Sling risulterà efficace soltanto se la previsione di Rialzo avrà seguito positivo: in caso contrario si rischia di vedersi limitato il guadagno.

La Bull Call Spread è una strategia non particolarmente aggressiva come, per esempio quella del Signor Neri che, a differenza di Bianchi, ha pronosticato uno scenario molto più ottimista.

Il disegno di Bianchi risiede in due punti di forza fondamentali:

1.      che le Opzioni ITM sono “relativamente più a buon mercato delle altre”

2.      che in più occasioni il Mercato non presenta caratteristiche di forza particolari e naviga in trend solo moderatamente rialzisti.

La strategia sfrutta l’acquisto di valore intrinseco mediante la call ITM (strike basso) e la vendita di valore temporale tramite la Call OTM (strike alto).

Risulterà abbastanza evidente, però, il rammarico di Bianchi in occasione di un forte rialzo di Borsa durante il quale la call venduta sullo strike più alto blocca e limita il guadagno. In questi casi è comunque sempre possibile adottare opportune varianti allo schema strategico in modo da migliorare la performance.

Come senz’altro avrete avuto modo di notare, il mercato delle Opzioni prolifera di continue iniziative: nell’esempio di oggi, l’ingegner Bianchi ha venduto una call 28000 per limitare il costo della 27000. Ma, nello stesso momento, quella stessa call era rientrata negli appetiti di Rossi che aveva immaginato un forte rialzo di Borsa: in sostanza la call venduta da Bianchi può benissimo essere la stessa comprata da Rossi.

La vita di ogni Opzione è veramente dinamica e imprevedibile poiché uno stesso contratto può passare di mano più e più volte.  

Per rendere possibile la “tracciabilità” delle Opzioni Ced Borsa ha reso obbligatoria la dichiarazione da parte dei clienti in merito alla modalità di acquisto o di vendita: per ogni transazione la Sim richiede di evidenziare se l’operazione è in “apertura” o in “chiusura”.

Nota: va detto però che quasi tutte le piattaforme di trading on line si sono attrezzate con un software in grado di assolvere automaticamente a questa funzione come vi ha già spiegato la collega Erika Tassi a proposito di Intesa Trade e di Sella.

Nota: se ben ricordate l’argomento “Open Interest” di questo Corso, dovrebbe ora essere più facile capire a cosa realmente serva l’utilizzo di tale  dichiarazione di Apertura /Chiusura. Serve proprio a calcolare con precisione i valori di Open Interest.

Per oggi abbiamo finito qui. Vi lascio ad analizzare la posizione della Bull Call Spread di Bernardo Bianchi attraverso il relativo Calcolatore Excel.

Con questo strumento potrete prendere confidenza con la prima Strategia Sintetica di questo Corso.

Chi di voi è pronto a “giocare” con gli Strike della Bull Call Spread potrà richiedere via Mail il software gratuito di cui ora vediamo la versione copia-incolla:

Da questo schema potete verificare con “carta e penna” che Bianchi andrà in Parità per un valore di Sottostante uguale a 27.666: provare per credere. La prossima volta daremo una risposta veloce al “Pareggio della Bull Call Spread” tramite l’equazione che risolve il problema.

La Bull Call Spread è una delle tante Strategie Sintetiche applicabile con le Opzioni: mi sono soffermato a lungo su questa esclusivamente con l’intento di calarvi nei dettagli del calcolo e nelle aspettative di questa strategia.

Posso assicuravi che una volta entrati nel meccanismo generale di una strategia qualsiasi, le altre verranno di conseguenza e sarà abbastanza facile costruire gli Excel specifici di ciascuna.

Panel© è cablato per quasi tutte le strategie “classiche” ma vi sarà di valido aiuto anche per visualizzare qualsiasi combinazione frutto della vostra fantasia e vi lascio ad immaginare tutti i possibili “Incroci” realizzabili con le OPZIONI tramite l’acquisto e la vendita di infinite quantità di infiniti Strike di infinite scadenze.

A presto.

Francesco Caranti