Opzioni MIBO - OPT2 - L’Opzione Call
Le opposte previsioni finanziarie di Rossi e di Verdi si incontreranno sui circuiti telematici dell’ IDEM (Italian Derivatives Market) della Borsa Italiana …
1° scenario
L’8 settembre 2004 alle ore 15, Mario Rossi si concede una breve pausa dopo il consueto e veloce pranzo in famiglia. Il dottor Rossi è un dirigente d’azienda appassionato di Borsa, ma i soliti e gravosi impegni di lavoro non gli consentono, come lui vorrebbe, di seguire costantemente il Mercato.
Per ovviare a questa impossibilità e, specialmente, per appagare i propri desideri di trader, Mario Rossi ha trovato un sistema per procurarsi buone soddisfazioni economiche evitando rischi eccessivi e utilizzando il poco tempo a sua disposizione.
Il dottor Rossi accende il monitor, si connette alla Piattaforma di Trading e controlla l’indice S&P/MIB della Borsa di Milano: il valore corrente del Paniere in quel preciso istante è di 27.572 punti.
Il nostro amico ha un certo fiuto, è ottimista per natura e sta seguendo i segnali di un Trading System. Egli ritiene che la Borsa si stia preparando a un corposo rialzo.
Mario Rossi è talmente sicuro delle proprie convinzioni da voler scommettere che: il 17 dicembre 2004 la Borsa sarà salita di almeno altri 500 punti portandosi da 27.572 a oltre 28.000.
Non è poi una scommessa tanto azzardata: 500 punti in più equivalgono a un rialzo dell’ 1,55% in 100 giorni esatti di calendario.
2° scenario
Lo stesso 8 settembre 2004, sempre alle 15, Giulio Verdi si ferma per qualche minuto di relax. Il dottor Verdi ha la stessa passione di Rossi ma altrettanto poco tempo da dedicare alla Borsa.
A differenza di Rossi, però, Verdi è pessimista e non vede all’orizzonte niente di positivo.
Ha in mente i conflitti in Medioriente, la produzione stagnante, il terrorismo e l’arrancare della ripresa. Secondo Verdi, insomma, il Mercato non prometterà niente di buono. E’ così certo delle proprie convinzioni da voler scommettere che:
il 17 dicembre 2004 la Borsa NON SARA’ SALITA e che, probabilmente, resterà ai livelli attuali.
Le aspettative di Rossi e di Verdi sono esattamente all’opposto: Rossi è rialzista, Verdi non lo è affatto.
Come si potranno incontrare queste così diverse previsioni ?
Si incontreranno sui circuiti telematici dell’IDEM (Italian Derivatives Market) della Borsa Italiana.
E vediamo come:
- Mario Rossi è disposto a pagare un “premio” a Giulio Verdi per la sua aspettativa rialzista.
- Giulio Verdi è disposto a scommettere al contrario e, quindi, a incassare il “premio” di Rossi pronosticando uno scenario non rialzista.
Al momento la partita è “neutra” : né Rossi né Verdi sono in grado di prevedere il futuro ed entrambi rischiano in posizioni opposte.
A che prezzo concorderanno la loro scommessa? Lo faranno a 1.300 euro. E perché proprio a questo importo ? Consentitemi di spiegarlo più avanti.
Per il momento accettiamo quanto segue:
- Rossi paga a Verdi (attraverso la SIM) 1300 € e scommette che il 17 dicembre la Borsa sarà salita oltre 28.000.
- Verdi incassa da Rossi gli stessi 1300 € e scommette al contrario: secondo lui il 17 dicembre la Borsa non sarà salita oltre 28.000 punti.
In pratica, Rossi e Verdi hanno stipulato un contratto di Borsa con queste caratteristiche:
- Rossi ha acquistato una “opzione” da Verdi e ha pagato 1300 €
- Verdi ha venduto la stessa “opzione” a Rossi incassando gli stessi 1300 €.
Vediamo ora le possibili posizioni di Rossi e di Verdi alla scadenza del contratto: venerdì 17 dicembre 2004.
Esattamente alle ore 9 e 9 minuti (apertura di S&P/MIB), l’indice di riferimento potrà rientrare in una di queste tre fasce:
1) S&P/MIB minore di 28.000 (esempio: 27.854)
2) S&P/MIB uguale a 28.000
3) S&P/MIB maggiore di 28.000 (esempio: 28.900)
Esaminiamo le rispettive posizioni:
1) Qui Rossi ha perso la scommessa con Verdi perché S&P/MIB ha concluso a 27.854 e quindi ha perso totalmente il premio che era già finito nelle tasche di Verdi l’ 8 settembre.
Al contrario Verdi è felice di avere incassato da Rossi 1300 euro e di poterseli tenere.
2) Questo caso si assimila al precedente: Rossi aveva pronosticato l’ S&P/MIB oltre i 28.000 punti.
Ahimè l’ S&P/MIB si è arrestato esattamente a 28.000 e di conseguenza Rossi non potrà vantare alcunché nei confronti di Verdi: il premio resta a Verdi.
3) In questo caso Rossi incassa da Verdi l’eccedenza tra il valore raggiunto da S&P/MIB (28.900) e il valore sul quale era stata contrattata l’opzione (28.000).
La situazione contabile di Rossi sarà la seguente:
- Esborso iniziale: 1300€
- Incasso: 900 punti indice (la differenza tra 28.900 e 28.000).
Al contrario, la posizione contabile di Verdi sarà la seguente:
- Incasso iniziale: 1300€
- Esborso finale: 900 punti indice.
Ma quanto ha realmente guadagnato Rossi (e perso Verdi)?
Non lo sapremo finché non diremo quanto realmente vale il “punto indice”: ogni punto indice rappresenta 2,5 € (si può anche dire che il moltiplicatore delle Opzioni è 2,5).
Ricapitoliamo e traduciamo i punti indice in Euro:
Rossi guadagna:
- Esborso iniziale: 1300€
- Incasso: 900 punti indice x 2,5 € = 2250€
- Totale guadagno: 950€
Verdi perde:
- Incasso iniziale: 1300€
- Esborso finale: 900 punti indice x 2,5 € = 2250€
- Totale perdita: 950€
La partita contabile quadra perfettamente: il guadagno di Rossi coincide con la perdita di Verdi.
L’OPZIONE STIPULATA TRA ROSSI E VERDI PRENDE IL NOME DI: OSPMIB Call.
- Rossi (rialzista) ha acquistato un’ opzione sull’indice S&P/MIB fissando:
- una scadenza (17 dicembre)
- un valore di Mercato (28.000)
- un prezzo (1300 €)
- Verdi (non rialzista) ha venduto la stessa opzione fissando anch’egli:
- la stessa scadenza (17 dicembre)
- lo stesso valore di Mercato (28.000)
- lo stesso prezzo (1300 €).
Rossi e Verdi hanno concluso la trattativa attraverso il circuito telematico di Borsa (IDEM) accordandosi sul valore di 1300€ che, in base ai calcoli della volatilità (approfondiremo) rappresentava, in quel momento un prezzo “giusto” per entrambi.
Rossi ha rischiato (al massimo) tutti i suoi 1300 € come abbiamo visto nell’esempio n° 1.
Verdi ha rischiato molto di più: se infatti, il 17 dicembre 2004 l’S&P/MIB avesse raggiunto il valore 31.000 anziché 28.900, egli si sarebbe ritrovato in questa incresciosa situazione:
- Incasso iniziale: 1300€
- Esborso finale: 3.000 punti indice x 2,5 € = 7500 €
- Totale perdita: 6200€.
Alcune definizioni.
- L’ opzione stipulata in Borsa tra Rossi e Verdi è una Call.
- La Call è dunque una MIBO (Milano Indice Borsa Opzione) trattata sul mercato telematico IDEM di Borsa Italiana spa.
- La data di riferimento del 17 dicembre non è casuale: il 17 dicembre è esattamente il 3° venerdì del mese.
- La scadenza delle opzioni avviene ogni mese alle 9 e 9 minuti del 3° venerdì.
- Il valore 28.000 assunto come riferimento della scommessa si definisce strike (ingl: base).
- Il prezzo della Call si esprime in “punti” e ogni punto vale 2,5€.
Nell’esempio iniziale, per semplicità, abbiamo assunto che Rossi comprasse la Call a 1300 €, in realtà, nel gergo corrente, non ci si esprime mai col prezzo in Euro, bensì col valore in punti.
In questo senso, quando Rossi ha impartito il proprio ordine di acquisto alla SIM (Società Intermediazione Immobiliare) ha fatto inserire nel “book” il valore 520 (ossia i “punti”) ben sapendo che avrebbe pagato un importo di: 520 x 2,5 Euro cioè 1300.
Per concludere, usando il gergo operativo diremo che:
- Rossi ha comperato una call Dicembre strike 28000 a 520
- Verdi ha venduto una call Dicembre strike 28000 a 520
- Il rischio del compratore (Rossi) è - al massimo - limitato all’intero premio pagato mentre quello del venditore (Verdi) è illimitato.
Condizioni diverse, quelle di Rossi e Verdi e, naturalmente … rischi opposti. Vi lascio tra le fantasie e le aspettative dei nostri amici investitori in attesa di sapere chi dei due avrà avuto ragione al mattino delle Tre Streghe di un freddo 17 dicembre 2004.
Vi aspetto il prossimo venerdì per valutare con Excel i rischi reali del signor Rossi e del signor Verdi.
Entra in scena il software Panel© che, d’ora in poi, ci accompagnerà negli studi della valutazione del Rischio.
Vi attendo con le vostre osservazioni.
Francesco Caranti