Opzioni MIBO - OPT48 - Back Scheduling di Sistemi di Opzioni

rubrica: 

 

 

 

 

I Sistemi di cui abbiamo parlato (Tally-SP ed Ametista) rientrano nella classe denominata EOD (cioè: End Of Day) …

Come già abbiamo avuto modo di osservare, la prerogativa degli studi sistematici di Borsa risiede, prima di tutto, nell’ipotesi che l’andamento delle Serie Storiche si possa proiettare in futuro con lo stesso grado di probabilità.
E’ anche vero che, fino a quando non si sarà maturata questa convinzione, qualsiasi ulteriore disquisizione in merito risulterà inefficace.
Ciononostante io penso che dopo il lungo periodo trascorso in compagnia del Corso Opzioni e delle sue tabelle, dei suoi numeri e dei suoi grafici, la decisione finale dovrebbe già far parte del nostro modo di pensare, se non altro per via dei risultati finora conseguiti.
 
Ma le variabili in gioco dipendono molto dal nostro personale modo di Operare: in questo senso, gli scalper, i neofiti o anche gli analisti tecnici, difficilmente potranno affidarsi alla stessa metodologia. Ciò che abbiamo imparato in questo Corso Opzioni funzionerà solamente se saremo d’accordo nel seguire il Timing adottato dal Trading System: un Timing operativo che, a seconda dei casi, può variare da qualche giorno a una / due settimane.
 
I Sistemi di cui abbiamo parlato (Tally-SP ed Ametista) rientrano nel Gruppo denominato EOD (cioè: End Of Day). Questo termine sta a significare che le regole del Sistema sono costruite prendendo come riferimento i dati di ciascuna giornata (Open, High, Low, Close).
 
Questa precisazione è d’obbligo per dare risposta, qui direttamente sul Sito, a quanti hanno scritto per avere notizie su Tally-SP applicato allo Scalping oppure alle Opzioni sui Titoli (Iso Alpha) o a quelle dei Mercati Esteri.
 
La risposta non deve lasciare dubbi: ogni Sottostante ha la propria fisionomia e quindi il proprio timing di intervento e le proprie regole.
 
In questo senso vi confermo che Tally-SP è stato progettato per le Opzioni dell’Indice Italiano e quindi è utilizzabile solo ed esclusivamente con queste (Opzioni OSPMIB).
 
Come consiglio, però, è bene osservare questi punti:
  • Meglio non avventurarsi su Mercati poco liquidi: è bene accertarsi che i Derivati Esteri siano scambiati da Intermediari qualificati e dotati di Piattaforme di Trading veloci.
  • Attenzione ai costi di commissione: vale sempre la pena controllare i criteri di Marginazione adottati sullo specifico Mercato.
  • Occhio allo ‘Stile’ delle Opzioni (europeo o americano) perché  le regole sono diverse !!!
Se potete, costruitevi un Trading System in Excel o ancor meglio in Metastock, se non altro per demandare una parte delle vostre decisioni al computer: cosa molto utile per restare più calmi tutte le volte che si presenteranno situazioni difficili da gestire.
 
Evitate di passare ordini “al meglio” se non quando sarete assolutamente costretti. Vi ricordo che nel Mercato Opzioni possono entrare in qualsiasi momento Operatori con prezzi strampalati (loro ci provano ... che gli costa?) ... ricordate che dopo un Eseguito è impossibile fare marcia indietro (lezione “Margini iniziali e Margini aggiuntivi”).
 
Ritornando ai Sistemi, nello svolgersi di questo Corso non abbiamo avuto tempo per approfondire le teorie che li supportano dato che la nostra concentrazione era rivolta allo studio degli Strumenti e delle Strategie.
 
Solo sporadicamente, abbiamo accennato alle Serie Stocastiche, a quelle Stazionarie di Dickey e Fuller e alla Random Walk ... niente di più, non ce ne è stato il tempo ... lo faremo più avanti.
 
Ciò che mi preme chiarire oggi riguarda il Back Scheduling, cioè la schedulazione retroattiva dei Sistemi.
 
Vediamo di capire ciò di cui stiamo parlando.
 
Come ricorderete, in più occasioni abbiamo affrontato l’argomento riguardante il tipo di Sottostante da utilizzare per il Trading System.
Mi riferisco alle lezioni “Sottostanti Reali e Sottostanti Rettificati” “Come creare un S&P/MIB abbattuto con Excel” e “Reazioni a Catena: l’effetto Flood” riguardanti le Rettifiche.
Vi ricordo che tutto il ragionamento era partito dalla considerazione per cui i Titoli componenti l’indice sono soggetti allo stacco dei Dividendi che si verifica, a rotazione, tutti gli anni, specialmente in primavera.
Ogni volta che il Titolo “stacca”, l’Azione cala di valore, secondo una determinata percentuale.
E se quel Titolo fa parte del Sottostante anche il Sottostante perderà valore.
Ma questo calo dovuto allo stacco non dipende da una discesa vera e propria poiché si tratta solo di un fatto tecnico.
Se noi continuassimo a trascurare questo evento, il Trading System di cui ci serviamo per le nostre decisioni, prenderebbe lucciole per lanterne interpretando la caduta dell’Indice come un evento certo ignorando che quella discesa è solo di ordine tecnico.
 
Per ovviare a ciò abbiamo introdotto il Sottostante Rettificato, cioè un file decurtato all’indietro della stessa percentuale corrispondente allo Stacco.
 
L’operazione di Rettifica del Sottostante dovrà essere eseguita tutte le volte che si verifica lo stacco di uno o più titoli (normalmente da 4 a 6 volte all’anno).
 
Così facendo avremo sempre a che fare con due Sottostanti:
  • Quello Reale            (cioè quello che leggiamo sui giornali)
  • Quello Rettificato      (cioè quello al netto della percentuale “staccata”).
L’operazione di Rettifica è molto laboriosa e purtroppo va eseguita ogni volta.
 
Ciò significa:
 
  • Prendere il File del Sottostante
  • Esportarlo in Excel
  • Preparare un foglio con le percentuali di Stacco
  • Riesportarlo verso Metastock.
 
Questa complessa e noiosa operazione prende il nome di  “Back Scheduling” e vi consiglio vivamente di farla: in difetto il vostro Trading System vi fornirà segnali sballati.
 
Per chiarezza, vi riporto un estratto della lezione riguardante l’argomento:
 
... ... ...
 
Iniziamo dalla visualizzazione dell’ S&P/MIB ottenuta dal caricamento dei dati in Metastock:
 
  • In verde l’archivio rettificato
  • In rosso quello reale
Si devono subito notare questi particolari:
 
  • Dal 21 giugno in poi i grafici risultano sovrapposti (il verde e il rosso si fondono nel colore arancio)
  • Guardando da destra a sinistra (arretrando cioè nel tempo), il grafico in verde è sempre più in basso rispetto a quello in rosso.
         Ed è giusto che sia così se la pensiamo in questi termini:
    1. L’ultimo stacco (giugno) ha provocato un solo abbattimento.
    2. Col penultimo stacco (maggio) si è verificato un “abbattimento dell’abbattimento” dei dati (maggio + giugno).
    3. Infine, il terzultimo stacco (aprile) ha causato una ripercussione ancora più marcata del periodo più arretrato (aprile + maggio) provocando -perdonate il bisticcio- un “abbattimento dell’abbattimento dell’abbattimento” . 
Vediamo il confronto grafico:
 
Benchmark:     S&P/MIB - RETTIFICATO (green) / REALE (red):
 
 
Attenzione ora, perché sul sottostante Reale visualizziamo in sovrapposizione l’ INDICATORE di un Trading System di breve periodo (linea spezzata in magenta).
 
Si tratta di un OSCILLATORE variabile nel range: -1 e +1 (binary oscillator).
 
Il passaggio da -1 a +1 significa: Acquistare il Sottostante (Enter Long)
Il passaggio da +1 a -1 significa: Vendere il Sottostante                  (Enter Short).
 
Binary Oscillator sul Sottostante REALE:
 
 
Ripetiamo l’esperimento sovrapponendo lo stesso Oscillatore sul Sottostante Rettificato.
 
Vediamo:
        
Binary Oscillator sul sottostante RETTIFICATO:
 
 
Controlliamo attentamente:
 
  • Le prime oscillazioni (fino al 25 maggio sono identiche)
  • Da lì in poi le indicazioni vanno alla deriva e non sono più confrontabili né in termini di timing né di ampiezza.
 
Che cosa realmente significa tutto ciò ?
 
Verifichiamolo in termini numerici:
 
 
E’ successo ciò che ci saremmo dovuti aspettare: il programma mostra risultati differenti !
 
Infatti, come certamente saprete, le indicazioni del Trading System sono il risultato di algoritmi che a loro volta pescano dal Sottostante.
La fisionomia dei 2 sottostanti, per quanto di poco, è comunque cambiata e via via l’algoritmo assorbe, elabora ed incamera le nuove caratteristiche traducendole in segnalazioni non più coincidenti.
 
Giusto il paragone della valanga: il Flood trascina a valle tutto ciò che trova modificando per sempre il campo numerico. La modifica è irreversibile nel senso che le false oscillazioni in coda costituiranno a loro volta irreparabilmente l’input di tutte le altre indicazioni future: la reazione innescata è quella tipica degli errori a catena senza lasciare più nessuna possibilità di scampo. 
 
... ... ...
 
Forse a quel tempo queste osservazioni potevano sembrare incomprensibili ma sono sicuro che oggi le abbiamo interpretate un po’ meglio.
 
Come avrete notato dal grafico del Benchmark, man mano che si arretra nel tempo, il Sottostante in verde (Reale) si distacca sempre più da quello Rettificato.
Immaginiamo ora di arretrare ancora fino a risalire al 2 gennaio 1998: guarda caso il giorno della partenza di Piattaforma Tally-SP.
E’ chiaro che - abbatti oggi e abbatti domani - i valori del File Rettificato risulteranno molto ma molto inferiori a quelli attuali (stimando circa un 3% all’anno potremmo arrivare anche al 20% in meno).
Ora pensiamo per un attimo alla Piattaforma e concentriamoci sul 30 gennaio 1998 (inizio del Run numero1).
 
Sottostante Reale:                                27.921
Put Near (28000) al 20/02/98:                739
Call Near (27500) al 20/02/98:                784
 
Adesso dobbiamo riflettere su come la pensavano gli Operatori e i Market Maker in quel lontano e freddo giorno di gennaio.
Di certo avevano in mente il Sottostante che vedevano passare sul monitor e a quello che sarebbe successo da lì a 21 giorni dopo, cioè alla scadenza del 20 febbraio.
Stacchi di Azione all’orizzonte: nessuno.
Dunque davanti ai loro occhi, il computer indicava un Sottostante Reale (all’epoca il MIB30) e le Opzioni si riferivano alla proiezione di quello stesso MIB30 in un periodo esente da Stacchi.
Tutto era Reale (nel senso che abbiamo dato al termine in questa lezione): tanto il Sottostante quanto il valore delle Opzioni.
Una situazione ‘pulita’, insomma, in cui di ‘Rettifiche’ non c’era la minima traccia.
Ed è giusto che così fosse: l’unica osservazione che ci sentiamo di fare oggi è che nel 1998 la Volatilità era molto alta e che, di conseguenza, le Opzioni costavano care.
Se io avessi erroneamente utilizzato il Back Scheduling (e cioè il file Rettificato anziché quello Reale) per costruire la Piattaforma, avrei di certo fatto un errore clamoroso: i valori delle Opzioni (739 per la Put 28000 e 784 per la Call 27500 del nostro esempio) sarebbero stati “fuori fase” di almeno un 20%, come dicevamo prima.
 
Attenzione dunque alle Rettifiche:
 
  • Obbligatorio farle per gestire l’emissione dei segnali del TS del periodo ‘più recente’
  • Assolutamente sbagliato farle quando si analizzano i rapporti di prezzo tra il Sottostante e le Opzioni.
Bene, cari amici. Stiamo oramai vedendo il faro del porto; la grande barca del Corso Opzioni sta quasi per attraccare.
Vi aspetto per altre considerazioni relative al Panel, la Piattaforma e i criteri di Piramidazione.
 
Attendo le vostre domande.
 
Francesco Caranti
  
Per informazioni, commenti o curiosità scrivete a  fc@francescocaranti.net