Opzioni MIBO - OPT58 – Opzioni sintetiche – Ancora sui rapporti Future/Opzioni
… rispetto alla volta scorsa, oggi i piatti non sono pari. Scopriremo presto il perché …
Esatto! Oggi la bilancia pende da una parte perché il piatto di destra è più giù dell’altro.
O forse l’immagine che ho preso è semplicemente fotografata da un lato e quello che vediamo è soltanto l’effetto della prospettiva ma questo poco importa, quello che serve è capire che i pesi dei derivati sui singoli piatti possono anche essere diversi.
Una volta noto il rapporto di parità, cioè che un Future è contrastato da 2 Opzioni e non da una soltanto, magari ci possiamo divertire a mettere pesi diversi di qua e di là dei piatti per poi studiare le strutture complessive risultanti.
Beh, direi che le combinazioni non sono poi tante ed è molto semplice ricavarle.
Guardiamo questa tabella iniziando dal caso (A) in cui compare +1M/-1C e il suo opposto -1M/-1P.
Che cosa significa?
Questo è il primo di cinque casi di disparità, in altre parole sul piatto di sinistra c’è un minifuture mentre su quello di destra c’è una call scoperta.
Poiché il Mini pesa 1 e l’opzione pesa 2,5 il rapporto è 1 : 2,5 cioè esattamente 0,4.
Per farla breve, siete d’accordo se chiamiamo pendenza questo rapporto? Ma sì, in effetti questa è la pendenza della bilancia dopo aver messo il minifuture di qua e l’Opzione di là.
Procedendo ci sono tutti gli altri casi (da A ad E) ordinati per pendenza.
Ho volutamente omesso il caso più semplice, cioè quello con 1 Future (peso 5) e 2 Opzioni (peso 2,5+2,5=5) in cui i piatti risultano in pari (5 contro 5) perché è il caso che ci interessa di meno.
Una volta interiorizzata questa percezione di pendenza dobbiamo però capire quali sono i casi per così dire ‘pericolosi’ e quelli meno pericolosi. In altre parole: è più pericoloso il caso A (pendenza 0,4) o il caso E (pendenza 0,8)?
Penso che la cosa migliore da fare sia quella di usare il Panel Mini Fib caricando i prezzi istantanei e buttando l’occhio sui grafici corrispondenti. I prezzi utilizzati sono quelli del 9 febbraio.
- il primo grafico (verde acqua) corrisponde al caso A per le call, cioè; +1 Mini e -1 Call giugno 22500
- il secondo grafico (arancione) si riferisce al caso E; +2 Mini e – 1 Call giugno 22500
Li metto uno sotto l’altro per capirne meglio le differenze. I commenti più sotto.
Vediamo di capirci qualcosa.
Il primo elemento che salta all’occhio è la forma a “compasso” dei due pay-off: è come se un disegnatore tenesse in mano un compasso bloccato sempre con lo stesso angolo e con le dita ferme a 22500. Poi il compasso oscilla in modo che quello arancione vada più a destra.
Vediamo un po’ di numeri:
- Caso A: guadagno massimo di 2833 euro a livello 22500 e gain tra 19600 e 24300
- Caso E: guadagno massimo di 2978 euro a livello 22500 e gain tra 21000 e 28500
Il fatto che il guadagno massimo sia sempre a 22500 è evidente: è lì che è stata venduta la call e se il mercato al terzo venerdì di giugno si ferma proprio lì, allora quella call è incassata completamente.
I due massimi guadagni sono praticamente uguali (2833 per A e 2978 per E).
La zona di utilità (gain) è tra 19600 e 24300 (4700 punti) per A e tra 21000 e 28500 (7500 punti) per E.
Ecco, abbiamo capito! Questa è la prima vera differenza tra i due casi.
Cioè: se calco la mano col Minifuture (da A ad E il Minifuture raddoppia) allora la mia ‘zona di tranquillità’ aumenta molto poiché passa da 4700 a 7500 punti.
E’ anche vera un’altra cosa: a parte il ‘compasso’ che abbiamo ruotato di parecchi gradi, mentre nel caso A a livello 17000 non perdo in modo clamoroso (-2668 euro per l’esattezza) nel caso E vado praticamente in rovina (-8023 euro).
Perché questa differenza abissale? Ma certo: se il mercato scende forte, nel caso A ho un solo minifib che perde valore mentre nel caso E la zavorra da trascinare è esattamente il doppio.
Ecco allora le domande che si possono fare e che vi propongo per questi giorni:
- Che reale relazione esiste tra le varie ‘pendenze’ della tabellina gialla e l’angolo del nostro ‘compasso’ (sempre ammesso che una relazione esista per davvero?)
- Che ne sarà dei vari Margini che la Cassa di Compensazione ci chiederà per le varie strutture?
- Saranno margini ‘proporzionati’ oppure magari troveremo qualche strana combinazione migliore di altre?
- Esiste una ‘pendenza’ ottimale da utilizzare sempre oppure si deve vagliare volta per volta?
- Queste strutture sono da portare a scadenza o invece è meglio accontentarsi se nel durante si liquida tutto e si porta a casa?
- Quando accontentarsi? A quali livelli e per quali condizioni mercato?
Buone elucubrazioni! Ci sentiamo presto.
Francesco Caranti