Opzioni MIBO - OPT60 – Opzioni sintetiche – La combinazione +1M/-1C

rubrica: 

… aumentando o diminuendo i pesi sui due piatti della bilancia si possono creare moltissime combinazioni con pendenze diverse …
 Nella lezione “OPT58 Opzioni sintetiche: ancora sui rapporti Future/Opzioni” abbiamo introdotto i concetti di hedging (copertura) tra Future e Opzioni.

Giusto per riepilogare, la nostra attenzione si era fissata tra forze in gioco volutamente diverse: da un lato il minifib, dall’altro l’opzione ben sapendo che il primo strumento pesa 1 mentre l’altro pesa 2,5.  

Abbiamo poi eseguito una semplice divisone tra le forze in gioco definendola pendenza che nel caso specifico è 1 : 2,5 = 0,4.

Aumentando o diminuendo i pesi sui due piatti della bilancia si possono creare moltissime combinazioni con pendenze differenti e progressive.

Vediamole con l’aiuto di questa tabella:

Ora la domanda che ci poniamo è a cosa mai ci può servire adottare questa o quella pendenza o, addirittura cambiarla in corso d’opera.

Tre sono i quesiti che è possibile fare:

  1. Perché dovrei fare un hedging?
  2. Da quale pendenza partire?
  3. Perché cambiare in corso d’opera?

Per rispondere alla prima domanda basta ricordare che mentre il minifib segue l’andamento dell’Indice ignorando il fattore TEMPO (tranne lo stacco dei dividendi del paniere dei titoli che peraltro è poca roba), l’Opzione vive sì di valore intrinseco ma anche e specialmente di valore temporale.

In particolare le opzioni At The Money vivono esclusivamente di valore temporale che a ben guardare corrisponde a importi di un certo interesse.

Per esempio il 9 febbraio 2011 (data di riferimento di questi approfondimenti) con Future giugno 22355, una call 22500, addirittura un po’ Out The Money, valeva 1075 punti che tradotti in euro sono 2687,50, proprio un bel premio, non c’è che dire!

Se dunque l’Indice al terzo venerdì di giugno resterà ai valori del 9 febbraio, la call 22500 venduta allo scoperto resterebbe tutta nelle nostre tasche. Niente male.

Il problema è che il mercato potrebbe salire ma in questo caso lo stesso 9 febbraio mi sono comprato anche un minifib che, poveretto, per quanto meno potente della call venduta, in parte riequilibra i giochi. Ma fino a quando? Ma certo: in questo caso a dircelo è il Panel Mini Fib in corrispondenza della linea Z.

Vediamo la situazione al 9 febbraio: venduta una call giugno 22500 (righe F e G) e comperato 1 minifib a 22355 (riga V).

Il pay-off complessivo al regolamento del 17 giugno è rappresentato in riga Z.

Utilizzando poi la funzione ‘intercetta’ di excel si ricava che la zona di guadagno alla scadenza è tra i valori 19668 e 24388, praticamente di 4670 punti.

E siccome noi siamo partiti a 22355 abbiamo una zona franca di:

  • 22355 – 19668 = 2687 punti a sinistra
  • 24388 – 22355 = 2033 punti a destra

Vediamo comunque il Panel Mini caricato:

    

E questo è il pay-off alla scadenza:

Se nella pratica volessi applicare questo tipo di struttura dovrei ovviamente essere consapevole che dal 9 febbraio al 17 giugno ci passano ben 128 giorni di calendario, cioè 18 settimane in cui la Borsa può impazzire a destra o a sinistra per poi, magari, ritornare agli stessi valori di partenza.

E’ vero che abbiamo una zona ‘franca’ di parecchi punti da entrambe le parti ma come tutti ben sappiamo, in caso di forti movimenti improvvisi, i margini esplodono e la situazione diventa difficile da controllare.

I suggerimenti da seguire, potrebbero essere questi:

  1. dato che il tempo residuo è parecchio, si potrebbero utilizzare i primi quindici giorni per coprirsi le spalle: in presenza di un certo ribasso si può comprare una call Out The Money mentre in giornate di rialzo si può sempre prendere una put in modo da bloccare la struttura da entrambe le parti, ovviamente riducendo il premio finale
  2. come potete vedere in riga Z, l’avanzamento della perdita (numeri rossi) a destra e a sinistra è molto diverso.  Per esempio mentre tra 24500 e 25000 la perdita è di  918 – 168 = 750 euro , quella tra 19500 e 19000 è 668 – 168 = 500 euro.

Perché questa differenza?     Ma certo!

Se il mercato si sposta a destra (cioè sale) a ogni strike di 500 punti ottengo:

  • la call che fa aumentare il debito di 500x2,5=1250 euro
  • il minifib che fa crescere il credito di 500x1=500 euro.

         Perfetto! Poiché la call venduta e il minifib comprato giocano alla rovescia, la mia  perdita viene compensata a 1250-500=750 euro per ogni scatto.

Se invece il mercato si sposta a sinistra (cioè scende da 19500 in giù) a ogni strike di 500 punti di ribasso la call risulterà ormai fuori gioco poiché completamente incassata mentre il minifib porterà perdite progressive di 500 euro (1 euro ogni punto, così come   è il suo moltiplicatore).

Tutto questo lungo ragionamento per dire che il presente hedging di call (cioè +1mini/ -1call) non è niente male ed è da preferire al “fratello” della combinazione A fatto con  le put (cioè -1mini / -1put).

Il motivo è che la Borsa può scendere molto più velocemente di quanto non  faccia nelle salite dunque sapere che in caso di forte discesa si ‘può perdere di meno’  che non in caso di salita già un po’ ci rassicura.

La soluzione potrebbe dunque essere quella di coprirsi alle spalle solo con una call OTM  anche perché le call ‘costano relativamente meno rispetto alle put’ senza coprirsi le spalle con la put.

Ovviamente le congetture che stiamo facendo non rappresentano alcun tipo di sollecitazione a intraprendere una strada di questo tipo. Il mio compito è solo quello di fare un ragionamento a voce alta davanti a dei numeri, un foglio di calcolo e qualche congettura.

Altre sono le considerazioni da fare e gli elementi in gioco:

  • la tenuta dei margini
  • l’orientamento del mercato (e qui i trading system sono di grande aiuto)
  • il cambio di struttura in corso d’opera, cioè l’eventuale spostamento dell’Opzione venduta più a sinistra o più a destra (roll-in / roll-out) a seconda delle mutate condizioni di mercato

… tutte considerazioni che vedremo la prossima volta.

Vi aspetto sempre su questo Sito.

Francesco Caranti