Opzioni MIBO - OPT7 - Opzioni: la relazione Costo / Tempo

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L’Investitore Armando Violi ha un pensiero più lungimirante ..

Come forse ricorderete, la volta scorsa abbiamo concluso il nostro studio con l’adagio “Il tempo è denaro” che, nel caso delle Opzioni si adatta proprio a pennello.

I personaggi del nostro racconto, Mario Rossi e Ottaviano Neri, immaginando un rialzo della Borsa, avevano entrambi deciso di acquistare Call utilizzando la stessa scadenza di dicembre

Più precisamente:

·         Rossi aveva comperato allo Strike 28.000 pagando 1306 € (520 punti più le commissioni)

·         Neri, ipotizzando un rialzo più marcato, si era rivolto allo Strike 30.000 spendendo una somma molto più modesta: 131 € (50 punti più le spese).

Ma oggi entra in scena un nuovo investitore: si tratta del Professor Armando Violi, di vedute molto più lungimiranti.

Egli decide di affrontare una scommessa sullo stesso Strike di Rossi (28000), ma, ritenendo che il Rialzo procederà più lentamente, sceglie una scadenza più lontana.

La decisione di investire con orizzonti temporali differenti è lasciata all’esperienza e all’abilità dell’investitore: vedremo più avanti nel Corso quali saranno gli strumenti e le tecniche per indagare meglio.

Vi presento Armando Violi e il suo pensiero:

Controlliamo ora la situazione delle Opzioni dell’8 settembre alle 15.

Certo che la Call di Armando Violi (in viola, ovviamente J) è stata piuttosto onerosa: l’acquisto è avvenuto sulla 1^ “lettera” disponibile a 1005 punti pari a: 1005 * 2,5 + 6 = 2518,5 Euro.

Usiamo l’ormai noto calcolatore Excel per trovare il valore di Pareggio.

Nota: in realtà questo calcolo è lo stesso usato per Rossi, ciò che cambia è solo il tempo a disposizione per raggiungere i 28000 punti S&P/MIB.

Solo se al terzo venerdì di marzo 2005 (18 marzo) l’S&P/MIB all’apertura di Borsa sarà superiore a 29.007 punti, Violi comincerà a guadagnare in proporzione.

Controlliamo la situazione attraverso il Panel© e la grafica corrispondente:

Ricapitoliamo le ipotesi dei tre “rialzisti”:  Rossi, Neri e Violi.


In sintesi:

  • Rossi e Neri hanno la stessa scadenza ma Strike diversi
  • Rossi e Violi hanno lo stesso Strike ma scadenza diversa
  • Neri e Violi non hanno alcun elemento in comune.

Le  aspettative sono diverse e, di conseguenza, lo sono anche i costi sostenuti:

  • Rossi è                   cauto                                                e paga un prezzo “medio”
  • Neri è                    fortemente ottimista                          e paga un prezzo “basso”.
  • Violi è                    lungimirante                                           e paga un prezzo “alto”.

E’ lecito ora chiedersi quale sia la scelta migliore, specialmente se abbiamo deciso di dedicarci presto o tardi al Trading con le Opzioni.

La risposta non è per niente semplice e, prima di tutto, occorre impadronirsi della giusta sensibilità per valutare l’energia del Mercato.

Questa sensibilità si acquisisce con la completa padronanza degli strumenti e, in modo particolare, con l’aiuto di Sistemi di Trading Meccanico (Trading System) opportunamente preparati per le Opzioni.

Questo argomento, che in definitiva rappresenta l’arma vincente dell’Operatore in Opzioni, sarà il cardine e il cuore di questo Corso.

Come già avevamo preannunciato, il Software in Excel “Piattaforma Tally-SP” ci permetterà di rintracciare la strategia con le Opzioni più remunerativa nel contesto dei dati reali delle Opzioni degli ultimi anni e a questo proposito ringrazio Borsa Italiana spa per aver messo a disposizione gli archivi storici in formato elettronico.

Ritorneremo in modo approfondito su questo argomento solo dopo il completamento della parte teorica.

Se riprendiamo l’esame della Tabella, ci accorgiamo subito che i costi sostenuti da Rossi, Neri e Violi sono estremamente diversi tra loro al punto tale che Violi, per esempio, ha speso 20 volte più di Neri.

E’ presto per dire chi dei tre ha fatto la scelta più giusta: ce lo dirà il Mercato il prossimo inverno (nel caso di Rossi e di Neri) e in primavera (per Violi).

Allo stato attuale è però possibile fare una semplice considerazione azzardando, per esempio, l’ipotesi che il Mercato si comporti al contrario della previsione rialzista dei nostri amici.

Supponiamo dunque che le cose si mettano male e che la Borsa, anziché salire, cominci a scendere con decisione: 27300, 27100, 26400 … fino a 26000 in dicembre.

Supponiamo anche che, per dimenticanza o per caparbia, né Rossi né Neri né tanto meno Violi si siano decisi a vendere in perdita le loro tre Call che, nel frattempo, hanno vistosamente ridotto il proprio valore (è chiaro che se il Mercato scende anche le aspettative di rialzo – e quindi le Call – tenderanno a deprezzarsi).

Che cosa possiamo dedurre da questo esempio ?

E’ facile intuire che Neri, per quanto avesse puntato su un rialzo fin troppo azzardato, si sarà limitato a perdere una somma esigua, mentre Rossi e Violi, per quanto più moderati nella loro previsione, si dovranno rammaricare di aver perso una somma di ben altro spessore.

Attenzione però: quanto abbiamo detto non significa affatto che la nostra scelta dovrà essere orientata esclusivamente alle Call “economiche”, anzi, il più delle volte, tali scommesse “impossibili” risultano perdenti.

Ricordiamo una delle regole principali del Trading con le Opzioni, più volte dimenticata anche dai più abili Professionisti:

Se la nostra previsione si dovesse rivelare sbagliata, faremo bene a rivendere l’Opzione al Mercato, anche a qualunque prezzo, prima che sia troppo tardi e che il valore si riduca irrimediabilmente.

E’ molto probabile che tutte queste osservazioni vi stiano un po’ impensierendo, ma vi assicuro che col tempo e con l’esperienza questi concetti vi sembreranno più accessibili: non dimenticate che le Opzioni rimangono sempre tra i migliori strumenti del Trading.

Gli esempi di Rossi, Neri e Violi per il momento, si stanno rivelando fondamentali per capire e rappresentare alcuni modelli  di strategia rialzista, dosati con altrettanta e proporzionale “energia”.

Per ora, ciò che conta, è il concetto di:

  • Tempo e
  • Strike

nella determinazione del valore dell’ Opzione.

Vi consiglio di cominciare a prendere confidenza coi prezzi delle Opzioni facendo un po’ di allenamento virtuale davanti al Book.

Col tempo e la costanza dovreste riuscire a ‘indovinare’ il prezzo delle Opzioni con buona approssimazione.

Provateci e vi divertirete!

Il Sito ufficiale di Borsa Italiana: http://www.borsaitaliana.it/borsa/derivati/ftse-mib-options/lista.html vi offre ogni giorno i dati con un breve ritardo: vi sarà veramente utile controllare il movimento delle Opzioni durante tutta la seduta di Borsa.

Concludiamo con una nuova tabella riassuntiva delle Call degli amici Rossi, Neri e Violi.

La novità risiede nella disposizione dei prezzi: una matrice di tipo Orizzontale / Verticale:

In questa tabella:

  • Le Scadenze sono in orizzontale (prima dicembre, poi … marzo: da sinistra verso destra)
  • Gli Strike sono in verticale  (prima 28.000 e poi di seguito gli altri: dall’alto verso il basso).

Da questo modo di rappresentare le Opzioni è nata la dizione:

·         Opzioni orizzontali   :           per indicare Opzioni con        lo stesso strike       e          diversa scadenza

·         Opzioni verticali       :          per indicare Opzioni con      la stessa scadenza e         diverso strike.

Vi lascio tra matrici, prezzi, percentuali, strike e scadenze orizzontali e verticali!

La prossima volta entreremo nel vivo di una giornata di Borsa.

Vedremo come il variare del Sottostante potrà influire sui prezzi delle Opzioni … fino a intuire e discutere il concetto di Leva Finanziaria.

Per ora ciò che conta è l’aver tracciato e delineato la fisionomia della Call: non più un oggetto astratto e impalpabile ma uno Strumento vivo e dinamico … man mano che la nostra confidenza sarà aumentata, potremo immergerci in ragionamenti ancora più fini e specialistici.

Vi aspetto sempre qui.

Francesco Caranti