Previsioni

E’ una mania, una debolezza umana in cui cadiamo tutti. Anche perché tutti prima o poi ce lo chiedono. Le previsioni

 
Lèggere nel futuro, con algoritmi compu­terizzati piuttosto che con una boccia di vetro. Il momento poi è particolarmente a rischio per cedere alla tentazione. L’inizio anno è quando si fanno i programmi e si cerca di decidere che cosa cercare di fare della nostra vita per i prossimi mesi. Hai voglia di ricordarti tutta una serie di sagge massime! Trend is Your Friend, Mai Anticipare il Mercato e mi fermo qui perché nei miei buoni propositi ho messo di non rompere troppo con gli amici. E Tu per il solo fatto che mi stai leggendo, ti sei guadagnata la mia amicizia. Per quel che può valere, lo ammetto. E’ un modo per dirti grazie.
 
Però a che cosa servono le tentazioni, se non a ceder loro con entusiasmo? Quando poi le previsioni vengono da un guru internazionale, da uno che pur essendo europeo anzi addirittura francese viene ascoltato anche oltre oceano, in questo caso non si può fare a meno di prenderle in considerazione. Soprattutto quando con sforzo riesce a moderare la sua personale grandeur, un’autostima sfrenata anche per un trader di successo, e titola con prudenziale punto interrogativo. “2010 sera-t-il le remake de 2004 ?” Ormai avrai capito che sto parlando di Monsieur Romain Delacretaz, Directeur de l’Institut de la Bourse, che viene di rilasciare come si esprimerebbe lui, la newsletter che trovi a http://www.institutdelabourse.fr/newsletters/Newsletter-janvier-2010 .
Non posso copiarti il grafico che dà come al solito un’impressione immediata, sempre per via dei dannati copyrighter, ma puoi vedertelo al link citato.
Il messaggio che ci arriva da Parigi sull’onda di un valse musette è un sostanziale messaggio di speranza. In un momento in cui tutti si aspettano che dopo il sole arrivi il temporale, anzi il ciclone, magari uno tsunami, il suo commento ci riporta coi piedi per terra. Siccome una delle regole dell’Analisi Tecnica è che la Storia si Ripete, lui va indietro al 2004. Bisogna dire che la somiglianza dei patterns è perfetta. Almeno finora, biensure. Dopo un 2003 che ha tirato proprio come è successo dalla primavera del 2009, il 2004 per circa metà anno si è mosso in laterale per ripartire poi nella seconda metà.
 
Questo dovrebbe tranquillizzare chi si aspetta un rintracciamento drammatico a compensazione della tanta strada fatta in un periodo relativamente breve. Poi come sempre il mercato andrà dove vorrà e, cosa che mi fa rabbia, a posteriori riusciremo anche a trovarne le ragionevolissime premesse. Col senno di poi son tutti bravi, direbbe Francesco Caranti.
 
Vittorio E. Malvezzi