Roba de Matt
Tutti nella mia famiglia, nonni e genitori, quando si trovavano di fronte a qualcosa che li sconcertava, che non riuscivano a inquadrare in modo da dargli un senso, scuotendo la testa con aria perplessa, dicevano <roba de matt>.
L’espressione tipica delle lande lombarde è facilmente intelligibile, ma proprio nel dialetto tocca la corda più profonda e sincera di un animo sconvolto dai fatti. Senza con questo voler dire che necessariamente l’oggetto dello scuotimento sia da ricoverare, è un modo di dire per esprimere sorpresa e prendere le distanze.
Buon sangue non mente: di cosette che oggi fanno scuotere il capo a me ce ne sono un sacco. Roba da torcicollo, per esempio quando qualcuno tira in ballo il Signore, chiamandolo come preferisce, per giustificare le proprie stupidaggini. La storia non è di oggi, qualche anno fa sui cinturoni dei soldati che andavano in giro a fare scellerataggini, incidevano: Dio è con Noi. Nihil Novi sub Soli.
A questo punto però se dovesse leggermi un noto magistrato, fanatico dell’igiene degli arti superiori poi passato alla politica, direbbe “ma che c’azzecca?” o, par condicio lo impone, come avrebbe detto papà, “se gh’entra?”
In realtà qui si parla di finanza, di economia e conseguentemente di tutto ciò che in qualche modo impatta e attiene questi argomenti che sono già abbastanza ampi di per sé. E qui io ti vado a finire.
Farmi scuotere il crapotino non è appalto in esclusiva di tizio o caio, ma recentemente sembra che ce la mettano tutta per ben figurare alcuni gruppi mussulmani. Va detto che, al contrario di noi cristiani, di qualunque delle principali Chiese si parli, manca un’autorità centrale che in qualche modo faccia da portavoce. Quindi non necessariamente ciò che è detto da Pinco è necessariamente condiviso da Pallino. Lascio dunque le responsabilità a chi è coinvolto nei casi citati senza voler minimamente fare delle generalizzazioni.
Ma eccoti il casus belli, il motivo che mi fa parlare qui di ste robette.
http://www.michaelyoussef.com/political-islam/muslim-beliefs-related-to-oil.html
‘Oil is a Sign of God’s Pleasure - Economic success is regarded by Muslims as a sign of God’s pleasure. The Arabs see the oil weapon as a gift sent by God to redress the balance between Christendom and Islam….’
Caspita, qui si parla di qualcosa che attiene alla nostra vita di tutti i giorni, che ci fa dannare perchè quando aumenta, sale anche il conto al distributore di carburante e quando scende il carburante costa sempre lo stesso. Un sottostante che viene trattato in diversi modi e soprattutto come derivato. Da consumatore occidentale, come vedi ne ho parlato in modi diversi, ma mai come un’arma o un dono del Cielo ad uso condizionato.
Proprio perché tu non pensi che io abbia scelto fonti partigiane, te ne cito un’altra di fonte, che è abbastanza nota e in molti la giudicano affidabile: il New York Times.
http://www.nytimes.com/2005/08/26/opinion/26iht-edbremmer.html: ‘Prices transform oil into a weapon’.
Quel che è peggio è una certa imprevedibilità di ‘sti gruppi. Non sai mai dove possano andare a finire. Ti cito alcuni comportamenti e iniziative, fior tra fiore, perché possa trarre le conclusioni tu stesso.
‘Muslim students have lodged a complaint against the Catholic University of America, claiming that they are the victims of illegal discrimination because the school does not set aside space for Islamic prayer.
Catholic World News reports that Muslims attending Catholic University of America are using our nation’s anti-discrimination laws against the University’.
Brevemente, per non esser visti come discriminati, si chiede ad una Università privata e di dichiarate impostazioni cristiane, di avere uno spazio per pregare con la concorrenza.
Chissà se adesso anche alla Cattolica di Milano chiederanno uno spazio per la preghiera islamica ...
Saltiamo al di qui dell’oceano, ti porto in Svizzera, nota oltre che per cioccolata e orologi anche per una certa qual neutralità e rispetto civico. Bene qualcuno si è peritato di chiedere una modifica alla bandiera nazionale, per via dello stemma centrale. Croce bianca in campo rosso. Proprio così, qualcuno dice che è apologia di reato, si inneggia ai dannati Crociati. Roba de matt, dai.
Fa il paio con i padri fondatori dell’Unione Europea che probabilmente timorosi di offendere gli islamisti, ci vuol niente neh … , hanno cancellato ogni riferimento alle radici cristiane dell’Europa. Con buona pace di un bel pezzetto di storia, da Roma a Carlo Magno e robetta così. Per finire poi trionfanti a mettere in calce al documento che formalizzava la costituzione, una data che stranamente faceva riferimento non all’Egira ma “d.C.” cioè alla nascita di Cristo.
Il caso che segue è obiettivamente di gusto quanto meno discutibile. A mio avviso, on-line diresti IMHO, il rispetto va portato indipendentemente dalla condivisione o meno di certe idee. Ma Liberation ha il diritto di pensarla diversamente.
‘The weekly Charlie Hebdo defended "the freedom to poke fun" in the four-page supplement, which was wrapped around copies of the left-wing daily Liberation on Thursday, a day after an arson attack gutted Charlie Hebdo's Paris headquarters’. (Reuters 20111103)
Quello che dico è: perchè un paio di stupidi fumetti devono diventare un caso internazionale e il Papa può impunemente essere oggetto di battute cretine che fanno riferimento alla sua nazionalità e al fatto che sia Pastor per antonomasia ? Mah…
Forse dirai che sono casi sporadici. Per non sfrugugliare troppo non sto a tirarti fuori casi drammatici come quello che hanno coinvolto un mio concittadino abbiatense, uno che tutti conoscono come Padre Giancarlone. Uno dei tanti rapiti in giro per il mondo e fortunatamente tornato a casa. Salvo, ma mica tanto sano. Niente lapidazioni quindi di esseri umani magari femminucce, ma di statue ! Ti ricordo solo i Budda di pietra, roba da patrimonio dell’umanità. Tirati giù a cannonate e colpi di bazooka. Erano li attaccati alla montagna da secoli e non avevano dato fastidio a nessuno, fino a quel momento.
Oltre che con le statue qualcuno deve avercela anche con le torte e le candeline:
"Muslims should not follow the tradition of western culture of celebrating birthdays as it against the Sharia law"(Nov 07, 2011 11:43 am | Robert)
Io che sono un’animuccia candida, insisto nel vedere un pericolo tollerabile nei grassi delle torte e nell’inquinamento acustico delle trombette.
Qui ti pongo la domanda, per cui naturalmente non ho una risposta, così come l’avrebbe detta papà: “Ma ‘sti qui, dove vanno a finire ?”
E se facessimo sul serio lo scherzo di trovare alternative al petrolio? Magari visto che ci siamo, anche meno inquinanti ?
Vittorio E. Malvezzi