Thutmose III (art. 1) T3 e T3, una strana coincidenza

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Una singolare coincidenza lega due termini e crea il titolo di un nuovo software di Borsa.

Che cosa ci sia in comune tra uno dei più grandi Faraoni egizi e la Piattaforma di trading online di Webank è presto detto: l’acronimo T3 vale per entrambi, tanto per la divinità sovrana, quanto per la banca.

Da buon burlone come ormai mi conoscete, mi sono molto rallegrato quando mi è venuto in mente questo singolare accostamento, a maggior ragione perché sono proprio due le mie passioni, la Borsa e l’Egitto che, in questo caso, si sono affiancate e accumunate.

Sarò brevissimo per una spiegazione lampo.

Thutmose III, cioè, cosa vuol dire?

E’ presto detto. In effetti, è vero, molti nomi di Faraoni cominciano con ‘Thut’ perché Thut è la Divinità per eccellenza cioè Dio in persona. E quindi anche Thutmose III (ovviamente i genitori e il nonno, con ben poca dose di modestia !) vollero fregiare se stessi e tutta la loro discendenza in segno di potere divino incarnato, tipo Zeus in Grecia o Giove a Roma, quindi una posizione elevata a “Re degli Dei”. Perbacco!

Anche Tutankhamon < il Faraone bambino > noto per la stupenda maschera d’oro che noi tutti abbiamo ammirato nei sussidiari delle medie, riporta la stessa radice Thut = Dio.  

Il resto della nomenclatura risulta come in un collage, come fusione di:

  • Thutmose = ‘nato’ da Dio
  • Thutankhamon =  ‘immagine’ di Dio

Diversamente da Thutankhamon che ebbe vita breve, Thutmose III visse e regnò a lungo, oltre 32 anni, appena un po' di più di Giovanni Paolo II.

Tempra e carattere d’acciaio, grande riorganizzatore di eserciti, Thutmose III estese e consolidò il comando attraverso ampie campagne militari che portarono l’Egitto fino ai confini di Gaza, la Siria e il Libano.

Personaggio forte ma non per questo violento, condottiero tenace a cui mi sono ispirato per battezzare un nuovo trading system che vi spiegherò nel corso delle prossime puntate: prende la luce il trading system THUTMOSE III.

Tanto per rimanere in tema egizio ma specialmente per non prendermi gioco di una divinità, nelle spiegazioni ci verrà in aiuto un’assistente egizia che nella mia fantasia è la sorella sfortunata della Sfinge, giusto perché i suoi distratti e maldestri genitori l’hanno chiamata SFINGA con la ‘A’ finale, a rimarcare che era femmina.

E sempre per un mero errore tipografico, è ancor più probabile che nel battere il testo ci si dimentichi di quella ‘N’ centrale che fa la differenza.

Ma certo noi non siamo superstiziosi e accettiamo col sorriso il prossimo incontro con la nostra assistente dal nome un po’ sfortunato.

Arrivederci alla prossima.

Restate collegati!

Francesco Caranti