Thutmose III (art. 2) Conoscere il metodo di Sfinga

La volta scorsa dicevamo che la Sfinge “vera” ha avuto una sorella minore che i libri di storia hanno opportunamente tenuta nascosta.
Solo noi siamo entrati in possesso dei cartigli che ne dimostrano l’esistenza. Dicevamo anche che i genitori (che magari non la desideravano per niente) dettero alla secondogenita lo stesso nome della sorella maggiore con l’eccezione del finale in ‘A’ anziché “E” a rimarcare che era femmina.
Ma essi, ignari, non potevano certo sapere che qualche millennio più tardi il nome SFINGA sarebbe diventato sinonimo di sfortuna oppure magari un po' lo avevano fiutato tanto che la poveretta venne poi tenuta nascosta e invisibile al mondo.
Dopo tanti anni, Sfinga, riemersa dalla storia mio tramite, ha voluto per così dire ricompensarci facendoci partecipi di molti segreti ed enigmi, tipo quello dell’Edipo di Tebe. Ma similmente alla sorella maggiore, anche Sfinga, in quanto divinità ctonia, è pure depositaria di segreti e formule valide anche per noi umani del terzo millennio, tipo quelli della Borsa.
Perfetto! Assistiti da una sfinge incompresa, possiamo cominciare ma attenzione perché Sfinga ha un proprio metodo didattico: sintetico, ridotto all’osso, essenziale.
Quindi: poche chiacchiere … solo immagini e concetti. Pronti, via!
E, prima di tutto … ecco l’avvertimento di Sfinga senza cui non possiamo partire:
LIBERATORIA
A rispetto delle Normative vigenti in Materia, l'Autore espressamente dichiara che tutte le informazioni, i contenuti ed il materiale presentato sono forniti unicamente a scopo didattico e non devono essere considerati come offerta o sollecitazione di offerta per la sottoscrizione di Strumenti Finanziari. Qualsiasi investitore che sia interessato a trattare sistemi previsionali così strutturati dovrà utilizzare l'appropriato canale distributivo.
Domanda 1
Ciao Sfinga, grazie del tuo aiuto e benvenuta nel nostro sito www.francescocaranti.net
La prima domanda che ti rivolgo è: “Sotto quale forma ti presenterai? Come Avatar? Metaverso? Oppure come Assistente virtuale?”
Domanda 2
Molto bene, Sfinga, grazie per la precisazione.
Ora ti pongo la seconda domanda: “Il tuo Trading System su cosa si fonda? intelligenza artificiale? random walk? … oppure forse sui frattali di Mandelbrot?. Oppure resterai nel tradizionale?”
Commenti
Sfinga conferma che il suo algoritmo viene dal ‘tradizionale’ come sintesi del nostro lavoro negli anni.
Comunque:
Buono il suggerimento di Sfinga di analizzare a fondo gli Indicatori.
Lei, come me, ha capito che a parte una minoranza, il resto degli Indicatori va preso molto con le pinze.
Hai presente una coperta corta? Esatto! La tiri dalla testa e ti si scoprono i piedi.
Ecco i link per uno studio approfondito degli Indicatori in Excel:
https://www.francescocaranti.net/percorso-didattico
https://www.francescocaranti.net/percosro-didattico/raccolta-di-opzioni-laboratorio
Della intelligenza artificiale si parla molto in questi tempi, compreso il software ChatGPT (Generative Pretrained Transformer = apprendimento ed elaborazione del linguaggio) messo in campo dalla OpenAI di Elon Musk.
Invece, le ‘passeggiate aleatorie’ (random walk) del russo Andrej Markov rappresentano l’idea che i movimenti di mercato possano avere a che fare con i passi di una camminata in cui i nostri piedi si muovono a caso, senza cioè che nessun passo dipenda dal precedente. I piccioni che beccano il mangime in piazza spostandosi in qua e in là sono il miglior esempio che ci sia.
Per terminare: il frattale del polacco Benoit Mandelbrot altro non è che una figura geometrica che ha la stessa forma tanto nel grande quanto nel piccolo: che tu la ingrandisca o meno l’immagine resta sempre quella. Cosa c’entra la Borsa in tutto ciò? Facile: il movimento dei prezzi può ripetersi con figure e grafici che rispondono alla stessa proprietà. Per esempio: una media mobile a 30 periodi disegnata sul Future giornaliero non è poi così diversa da quella del Ftsemib a un anno. Ti assicuro che non noterai differenze eclatanti.
Esempi di frattale sono questi triangoli di Sierpinski. Vedi che pur ripetendo il procedimento, la proprietà della figura non cambia.
Il nome ‘frattale’?
Già, ‘fratto’ nel mondo dei numeri significa ‘diviso’ e questo lascia intendere una ‘frazione’.
Quale frazione? Quella che, per passare dalla figura di sinistra a quella di destra, si usa un numero frazionario e non un numero intero come si fa di solito.
Poi se volete, possiamo sempre approfondire.
Ma intanto la mia assistente Sfinga mi suggerisce un esempio facile, naturale.
Giusto, dimenticavo: ma sì, sai quale? E’ il cavolfiore, quello che a Roma chiamano “er broccolo”.
Domanda 3
Sfinga, scusami, cosa ci servirà per seguire il tuo metodo?
Provo coi più noti: C++ / Java / Oracle?
Commenti
Molto bene!
Sfinga conferma che da un punto di vista tecnologico sarà sufficiente un computer collegato in rete, un account con Webank ed Excel Microsoft originale.
Vedremo la volta prossima dove andremo a parare.
Ci rivediamo lunedì.
Francesco Caranti